12 November 2006

Per non dimenticare Nassiriya

12 novembre: Nassiriya tre anni dopo

Silenzio! Tutti in piedi!
Oggi è il giorno degli eroi.
Di quei diciannove italiani
(poco importa se carabinieri,
militari, civili o che altro)
che tre anni fa, ma sembra ieri,
un’autobomba, o fors’erano due,
decise di far fuori,
perché amici della democrazia
e del popolo iracheno.
Le loro anime saranno volate
in Paradiso, dove finisce
chi ama il prossimo suo.
Ma ci sono sempre vicini
quegli angeli dell’inferno
e noi a loro perché
hanno fatto scattare in noi
una briciola d’orgoglio
e d’amore per quell’articolo
da stadio, il tricolore!
E così tre anni fa le nostre case
erano adornate con bandiere
listate a lutto intervallate
qua e là da qualche straccio
arcobaleno logoro e stinto
con su scritto PACE
come se loro fossero in guerra.
Li abbiamo onorati come
meritavano, ma la medaglia,
quella d’oro al civil valore,
ancora non arriva, grazie
alla solita itala burocrazia.
Oggi, nulla. Al governo ora
c’è chi loda Hezbollah,
chi odia l’America e
il mondo occidentale,
perché liberale e democratico,
preferendo l’oscurantismo
dei terroristi islamici.
Niente cerimonia solenne
dai comunisti e compagnia
solo un banale ricordo verbale,
ché un ricordo in pompa magna
la gente non lo sentirebbe.
Ma noi non scordiamo
chi muore per la libertà
né chi bercia contro un eroe.
Beati voi che, dal Paradiso,
vi risparmiate l’inferno
in cui stiamo piombando,
ormai schizofrenici, dicono.
Onore e gloria a chi la vita
al prossimo consacra,
anche se (o soprattutto se?)
a qualcuno non fa comodo.
Voi, così pochi, avete svegliato
milioni di coscienze sopite.
Allora eravamo tutti vicini,
tranne quelli con gli striscioni
e i passamontagna,
secondo cui diciannove vite
erano troppo poche.
Basta. Non voglio più
parlarvi del mondo di quaggiù.
È così laido, senz’anima ormai.
Non curatevi di chi
vuol farvi precipitare
nel perenne oblio
Gli italiani non lo faranno.
Voi avete il premio che
il Signore destina a chi
fa opere buone
e non buoni propositi
da non mantenere.
Volate, su su con gli angeli,
che vi rendano partecipi
della gloria eterna.
Perché voi eravate giusti,
puri di cuore agli occhi di Dio
che vi darà il Regno dei Cieli.

(Michele Bondesan, 12 novembre 2006)

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